Il rito della Puja.

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Oggi, 16 settembre, campo base avanzato. In questi giorni ha nevicato molto e questo ci ha impedito di salire al campo 1 due giorni fa e scendere nuovamente al base in giornata.

Ieri abbiamo partecipato al rito della Puja, una cerimonia sacra in cui gli Sherpa pregano la montagna affinché tutto vada per il meglio. Puja deriverebbe dal sanscrito e significherebbe proprio “riverenza”: durante questa cerimonia, infatti, si fa un’offerta, oppure si consegna una preghiera e, se la montagna accetterà i doni e accoglierà le preghiere, gli Sherpa e gli alpinisti potranno salire in vetta.

Anche io ho “parlato” alla montagna: ho bruciato del ginepro, pensando alla vetta e a molte altre cose che mi stanno a cuore.

Stamattina sono saliti al campo 1 Luciano e Samuele, mentre io e Bogdan li raggiungeremo domani. Se le condizioni lo permetteranno proseguiremo verso il campo 2, ma al momento è improbabile perché, a causa della neve, gli sherpa non hanno ancora montato le tende.

Speriamo che il tempo migliori. Noi però stiamo bene, il buon umore e l’affiatamento crescono ogni giorno di più.

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